Se messe a confronto, la culura Occidentale e quella Orientale, intendono la bellezza in modi opposti ma complementari, due facce della stessa medaglia che si prestano a chiavi di lettura differenti. Soprattutto nell’epoca contemporanea consumistica la cultura occidentale si è direzionata verso l’esaltazione della bellezza intesa come forma, ad un livello fisico, materiale e apparente.Essa tende a dar valore a ciò che si vede, inteso come ciò che sta fuori. In questa visione la bellezza diventa qualcosa da studiare, possedere, controllare, paragonare, ostentare. La bellezza prende quasi la connotazione di invenzione, artificio, status sociale identificativo. La bellezza è l’oggetto.
La cultura orientale, che trovo invece per ora ancora molto vicina alle influenze storiche, sociali e religiose, tende a valorizzare la bellezza di concetto, quella dell’anima, dell’essenza, dell’universo interno. Essa si rapporta a ciò che non si vede, che sta dentro. Nella cultura orientale la bellezza è un sentire, un assaporare, un abbandono, una riflessione, un trasporto.
La bellezza in questo caso diventa una scoperta, un percorso da seguire, ammirare e godere nella sua forma più pura. Non rappresenta uno status ma una unione. L’oggetto è il mezzo attraverso il quale la bellezza si esprime. Il proposito del mio lavoro e del design che normalmente studio ne e’ un pratico esempio: esso nasce proprio da un diverso approccio estetico maturato nell’esperienza in un viaggio in oriente. Il mio ambizioso intento è quello di offrire una medaglia, non una faccia di essa.
Quello che voglio comunicare attraverso il design e il materiale dei miei prodotti non è solo bellezza estetica intesa come forma ma anche il bagaglio esperienziale nascosto, quello che il prodotto si porta dietro.Ogni oggetto da me creato non ha solo il fascino dell'artigianalità e della creatività, ma è anche pregno di una esperienza vissuta, saturo di emozioni provate in una vita/utilità differente, concentrato di momenti vissuti di un singolo, o di una collettività e racchiude in esso un’energia immensa provocata da gioia e sofferenza, risate e lacrime, amori ed odi e tutte le distinte e contrapposte esperienze che, chi l’ha usato, ha maturato nel viverlo.Esso non rappresenta solo un un (bel) oggetto fisico ma è anche una porta, un mezzo attraverso il quale si ha accesso ad un racconto silenzioso di forti emozioni invisibili.